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L’impatto delle multinazionali nell’economia italiana: come stanno le cose?

Ormai, per tutti noi, vivendo in una società globalizzata e cosmopolita, è inevitabile che l’economia sia fortemente influenzata anche da fattori non autogeni bensì da decisioni, fatti e accadimenti che, anche se avvengono a distanza hanno ripercussioni significative anche nel nostro paese. Come per altri settori produttivi anche quello dell’automazione industriale risente in modo altalenante della presenza di multinazionali che, con cifre importanti, condizionano il bilancio globale di un settore.

Nello specifico, secondo una recente rilevazione diffusa dall’ISTAT alla fine del mese scorso, le multinazionali estere in Italia hanno registrato un fatturato complessivo di 524 miliardi con un investimento in ricerca e sviluppo nel nostro paese di circa il 24% del fatturato.

Un altro dato interessante è quello che emerge invece dalla produttività delle grandi aziende estere rispetto a quelle italiane che mediamente registrano dati di rendimento più bassi rispetto alle estere di circa 4 punti percentuali.

C’è inoltre da dire le multinazionali estere contribuiscono per il 27% circa all’export nazionale.
L’impatto che quindi hanno le multinazionali sulla nostra economia è dunque di grande rilievo, ma non dimentichiamo che le PMI in Italia rappresentano ancora lo zoccolo duro della produttività. Una produttività forse meno condizionata dalla finanza internazionale ma che, forse proprio per questo, rappresenta uno dei punti di forza sul quale poggia il nostro sistema industriale ed economico nazionale.